In paradiso arriveremo scalzi
by Guido Cupanipasseremo il confine nella notte
verremo sbalzati dal treno in corsa
pagheremo sangue
per un posto su uno scafo di latta
Approderemo sfatti per il viaggio
ci getteranno una coperta sulle spalle
Ci chiederanno i documenti
da dove veniamo, dove vogliamo andare
e non sapremo dire, udremo voci
intravedremo visi stranieri
aldilà di una porta a vetri
di chi una volta era fuori dalla porta
e scuoterà per noi la testa, le carte
non sono in regola
sarebbe bastato un sì a suo tempo
il caso non è più di nostra competenza
E ci impacchetteranno,
destineranno, recapiteranno
oppure passeremo per misericordia
fra le maglie della nostra stessa rete
troveremo un angolo di marciapiede
dove nessuno ci veda clandestini
attenderemo lì
che l’eternità abbia fine
We will arrive in paradise barefoot
by Guido Cupaniwe will cross the border at night
we will be thrown out of the moving train
we will pay blood
to cram on a makeshift boat
We will arrive haggard from the trip
they will throw a blanket over our shoulders
They will ask us for documents
where we come from, where we want to go
and we won’t know how to say, we will hear voices
catch sight of foreign faces
beyond a glass door
of those once out the door
and they will shake their heads at us, the ID
is not in order
a simple yes is all that was needed
the case is not within our competence
And we will be packaged,
we will be addressed, delivered
or we will get through out of mercy
through the links of our own network
we will find a corner of the sidewalk
where no one sees you as clandestine
we will wait there
for eternity to end
translated from Italian by Patrick Williamson